Recensione:
Dimentica il mio nome – Zerocalcare

Dimentica il mio nome Zerocalcare recensione
  • Bao Publishing
  • 235 pagine

  • Apprezzamento

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Dimentica il mio nome di Zerocalcare è stata la mia prima esperienza con quella che oggigiorno viene chiamata graphic novel, ma che detta un po’ più terra-terra è un fumetto con un certo contenuto concettuale.
Dimentica il mio nome Zerocalcare recensione
Un libro dedicato alla nonna scomparsa dove ripercorre tra realtà e finzione la esistenza di Mamie e le origini della sua famiglia. 

Sono stato uno dei molti ad aver scoperto Zerocalcare attraverso la serie tv Netflix “Strappare lungo i bordi” senza mai lanciarmi nel suo mondo fatto di inchiostro. Ho iniziato – quasi per caso, grazie ad una scelta del gruppo di lettura del mio paesino – con Dimentica il mio nome ed è stata una piacevole conferma di ciò che avevo visto sullo schermo.

Un racconto caratterizzato da una penna profonda, ironica e sensibile. Con anche dei punti in cui ci potrebbe scappare una lacrima.

È un’opera forte, emozionante e anche ubriaca, con quell’elemento simbolico (🦊) che mi ha destabilizzato e che non ho messo bene a fuoco. 

C’è da dire che la narrazione è lucida e a tratti coraggiosa: Zerocalcare porta su carta pensieri che tuttə abbiamo fatto ma che non abbiamo mai voluto esprimere.

Voto: 8,5

PS: la metafora dell’uomo/montagna l’ho trovata meravigliosa.


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