Recensione:
Il sussurro del fuoco – Anya Bergman

Il sussurro del fuoco Anya Bergman recensione
  • Nord
  • 464 pagine

  • Apprezzamento

  • Compralo su Amazon

Ambientato in Norvegia nel 1662, Il sussurro del fuoco di Anya Bergman è uno specchio che riflette implicitamente sull’oggi uno dei momenti più oscuri legati all’isola di Vardø.
Il sussurro del fuoco Anya Bergman recensione
Una semplice diceria messa in giro per gelosia e invidia può portare una donna al rogo. Di fronte anche a delle evidenze contrarie il processo sembra avere un’unica via percorribile.

Per le prime due parti di questo racconto storico  la lettura non è stata facile e immediata: la struttura è rigida e la narrazione è fredda, si fatica ad entrare in empatia con i personaggi e a collegare i vari capitoli per capire dove ci porterà.
Dalla terza in poi, non so se sia dovuto al fatto che abbia acceso l’aria condizionata (visto che quando l’ho letto il termometro toccava 40°) e quindi sia stato più semplice immedesimarsi in un clima nordico, ostile e ghiacciato, la trama ha cominciato ad aprirsi e a penetrare sotto la pelle facendomela letteralmente accapponare.

Legati a qualche piccola leggenda, tradizione e racconto del nord, vengono messi in evidenza conflitti e contrasti tra donne e uomini, ma anche e soprattutto, tra donne e donne. 
In questo romanzo infatti sono presenti diverse figure femminili che ricoprono diversi ruoli e che rappresentano ognuna di loro una diversa sfumatura in questa generale ossessione accusatoria di stregoneria.

Il sussurro del fuoco è stata quindi una lettura impegnativa che racchiude molteplici messaggi sulla forza (e anche sulla debolezza) delle donne (e degli uomini).

Personalmente, per chi è meteoropatico, lo consiglierei per il periodo autunnale – invernale.

Voto: 8

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Nord che ringrazio


Vuoi commentare questo libro?
Ti aspetto su Instagram: clicca qui!