Quando penso al Natale io mi illumino portando alla mente le decorazioni, i regali, il tempo trascorso in famiglia, i giochi da tavolo, il mangiare più ricercato e anche qualche sgarro 🥂.
La festività più amata però può trasformarsi in un incubo quando diversi familiari carichi di domande e battute taglienti si ritrovano rinchiusi in pochi metri quadrati.
Succede proprio questo ne La malizia del vischio di Kathleen Farrell.
La malizia del vischio Kathleen Farrell recensione
Ambientato nei primi anni del 1950, tutti i nipoti si riuniscono per festeggiare il Natale a casa di zia Rachel. Davanti a del buon sherry, con la neve alle porte, il legno del focolare non sarà l’unica cosa a scaldare gli animi dei nostri protagonisti.
La malizia del vischio è un libro discorsivo diviso in soli 4 capitoli in cui si può assaporare la tipica atmosfera natalizia di 70 anni fa.
Tuttavia l’effetto festivo viene calmierato dalla componente litigiosa che ho trovato a tratti eccessiva. Non la definirei fastidiosa ma sicuramente non alleggerisce l’esperienza di lettura.
Paradossalmente di fronte a una mole non indifferente di dialoghi l’effettiva azione è poca. Il fattore litigioso quindi cerca in qualche molto di bilanciare la staticità dell’opera senza trovare però un equilibrio che è riuscito a soddisfare la mia idea di festa.
Sì, mi aspettavo qualcosa di diverso.
È adatto a chi apprezza i Natali più frizzanti, a chi è solito leggere libri degli anni 50 o i libri molto discorsivi.
Voto: 6,5
Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Fazi che ringrazio.
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