Recensione:
Le otto vite di una centenaria senza nome – Mirinae Lee

Le otto vite di una centenaria senza nome Mirinae Lee recensione
  • Nord
  • 384 pagine

  • Apprezzamento

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Quando un libro ti è piaciuto si sente il bisogno di dirlo a tutti e quindi: È BELLISSIMO.
Le otto vite di una centenaria senza nome Mirinae Lee recensione
Un’impiegata di una casa di riposo chiede ai residenti di descrivere la propria vita in tre semplici parole. Ma per la signora Mook tre è un numero troppo basso. A lei ne servono otto di parole. Otto come le vite che ha vissuto.

Le otto vite di una centenaria senza nome di Mirinae Lee è un vero gioiellino che apre delle finestrelle, a me sconosciute, sulla seconda guerra mondiale in Asia e sulla guerra di Corea.
La scelta simbolistica della finestrella non è casuale: i singoli capitoli rimangono aperti su un arco temporale limitato, per poche pagine, ma lasciano fluire molte emozioni e nozioni. Proprio come una finestra.

L’inizio mi ha destabilizzato perché non capivo bene come le differenti vite riuscissero a collegarsi tra di loro. Piano piano si entra nel meccanismo di narrazione e si rimane affascinati e anche provati dagli avvenimenti raccontati.

Le otto vite di una centenaria senza nome è un libro pregno di sofferenza ma anche di azione e di emozioni. È un libro completo. Diretto. Un libro bellissimo da non lasciarsi scappare.

Voto: 9+

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Nord che ringrazio.


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