Recensione:
La casa delle voci – Donato Carrisi

La casa delle voci Donato Carrisi recensione
  • Longanesi
  • 400 pagine

  • Apprezzamento

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Non avevo mai letto nulla di Carrisi e, annebbiato dalla mia recente passione per le palle di neve, l’anno scorso ho inserito questo libro nella mia letterina per Babbo Natale! 
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Hannah è una donna tormentata da un ricordo legato ad un omicidio avvenuto nella propria infanzia che però potrebbe non essere reale. Per rivivere quei momenti si rivolge ad uno psicologo specializzato nell’ipnosi dei bambini e quello che scopriranno li lascerà sgomenti.

La scrittura è fluida e si legge davvero facilmente, anche se io non ho provato un grande senso d’ansia o di paura mentre lo leggevo. Non mi ha ossessionato!

Ho apprezzato davvero tanto la penna di Donato Carrisi in La casa delle voci, ma alla fine sono rimasto con l’amaro in bocca: molte domande, quesiti e misteri rimangono senza risposta e irrisolti.

Personalmente mi sono chiesto più volte perché e, ai tempi della mia lettura, cercando risposte in chi l’aveva letto, tutti mi risposero “È il bello di Carrisi!”. 
Però io apprezzo la quadratura del cerchio, va bene lasciare il dubbio nel lettore, però voglio capire almeno gran parte delle cose descritte perché sennò che senso ha arrivare alla fine se non posso gustarmi la soluzione? 
Un po’ troppo nebuloso…

Voto: 7+


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