Recensione:
Le madri nere – Patricia Esteban Erlés

Le madri nere Patricia Esteban Erlés recensione
  • Cencellada
  • 272 pagine

  • Apprezzamento

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Con Le madri nere di Patricia Esteban Erlés prende forma il sogno di ogni amante dei libri gotici: un convento trasformato in orfanotrofio con un’atmosfera decisamente oscura.
Le madri nere Patricia Esteban Erlés recensione
Santa Vela è una costruzione folle con corridoi senza uscita, finestre murate e dei veri e propri labirinti. Qui delle suore inflessibili accolgono delle bambine orfane a cui viene negata la propria identità.
In questo luogo vittima di un estremismo religioso, Mida porterà il caos affermando che Dio le ha confessato che non esiste.

Le madri nere ha avuto un richiamo fortissimo su di me sin dal primo momento che l’ho intravisto sui social. Ma, ahimè, non è stato amore come speravo.

La storia è narrata da diverse voci, alcuni irreali (da cui emerge la nota di realismo magico), ed è come se ogni capitolo fosse slegato dagli altri.
La narrazione si muove su ciò che non viene espressamente raccontato, su ciò che scopriremo solo alla fine e sul fattore dark dell’intera esperienza di lettura. 

Arrivare alla conclusione però non è stato facile come pensavo. Peccato.

Le madri nere è però un libro disturbante e per alcuni versi mi ha ricordato Abbiamo sempre vissuto nel castello di Shirley Jackson.

Voto: 6,5


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