Recensione:
Gli aghi d’oro – Michael McDowell

Gli aghi d'oro Michael McDowell recensione
  • Neri Pozza
  • 560 pagine

  • Apprezzamento

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Anno di grazia 2024 e possiamo godere solo ora de Gli aghi d’oro di Michael McDowell grazie alla splendida e splendente edizione di Neri Pozza.
Gli aghi d’oro Michael McDowell recensione
New York, 1882. Gli Stallworth e gli Shanks sono due famiglie che vivono ai vertici opposti della stessa medaglia. Una storia di vendetta e di giustizia, di bene e di male, di ricchezza e di povertà.

Gli aghi d’oro ha un’impostazione che richiama i grandi classici ma con una scrittura leggera e fluida che mi aveva già catturato con la serie Blackwater. Visto l’enorme successo dell’anno scorso il paragone è dovuto: Blackwater, oltre a una venatura fantasy, è più immediato.
Gli aghi d’oro, invece, impiega più pagine a entrare sotto pelle ma nel finale esplode in una spirale travolgente.

Anche in questo caso non ho ritrovato un grande contenuto a livello emotivo/educativo ma quando si conclude la lettura si ha un senso di appagamento speciale e un buonissimo ricordo che permane nel tempo.

Per gli amanti del gotico è un libro da avere.
Se hai paura degli horror: non preoccuparti, te lo dice un fifone!
Per chi è indecisə: buttati!
Per chi ha amato Blackwater: fai il bis! E poi vicini stanno così bene!

Voto: 8,5

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Neri Pozza che ringrazio.


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