Recensione:
Tutta la vita che resta – Roberta Recchia

Tutta la vita che resta Roberta Recchia recensione
  • Rizzoli
  • 400 pagine

  • Apprezzamento

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Tutta la vita che resta di Roberta Recchia è un libro familiare che tocca diverse corde dell’anima con una narrazione fluida e inglobante.
Tutta la vita che resta Roberta Recchia recensione
Marisa e Stelvio vivono una vita piena e ricca di affetto fino a quando un dolore fende la loro esistenza e spezza il tempo in un prima e in un dopo.
Le crepe invisibili che si creano nel nucleo familiare portano alla deriva i singoli componenti in un oceano che però abbraccia il lettore.

Tutta la vita che resta è un libro che ruota intorno a diverse tipologie di pregiudizio, implicite ed esplicite, che si scontrano con personaggi in grado di assorbirle e trasformarle in qualcosa di positivo.
È quindi sia un libro che parla di dolore ma anche di crescita e soprattutto del prendersi cura delle persone. 

Affronta inoltre temi acuminati e difficili senza però rendere pesante la lettura.

Un ottimo esordio letterario che, come ci è stato promesso, fa versare lacrime di commozione.

Voto: 8

Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Rizzoli che ringrazio.


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