Recensione:
Poirot e la strage degli innocenti (Assassinio a Venezia) – Agatha Christie

Poirot e la strage degli innocenti (Assassinio a Venezia) - Agatha Christie recensione
  • Mondadori
  • 240 pagine

  • Apprezzamento

  • Compralo su Amazon

Cosa mi ha portato improvvisamente a voler leggere Poirot e la strage degli innocenti di Agatha Christie? Ovviamente l’uscita del film Assassinio a Venezia da cui è “tratto”!
Ho usato le virgolette perché nella nuova edizione del libro, uscita in concomitanza col film, è presente una prefazione dello sceneggiatore Michael Green in cui dichiara che la trama del libro e quella del film sono diverse. Non so bene dirvi di quanto perché non sono ancora andato al cinema ma così è. Tolta questa curiosità, data soprattutto dal cambio di titolo, torno al libro. Poirot e la strage degli innocenti (Assassinio a Venezia) – Agatha Christie recensione
Poirot è stato chiamato dalla sua amica Ariadne Oliver in seguito ad una scoperta agghiacciante: dopo una festa di Halloween per ragazzi è stato ritrovato il corpo di una di loro. Chi può essere stato a commettere un crimine così brutale?

Il chiacchiericcio da paesino tra i vari protagonisti del romanzo si focalizza sull’aumento del declino sociale, sui crimini commessi da ragazzi giovanissimi e su come le cose non siano più quelle di una volta. Spaccati reali e inediti della realtà che accompagnano le indagini di Poirot in un piccolo paesino di campagna. 
L’atteggiamento di tutti l’ho trovato un po’ troppo statico di fronte agli avvenimenti della storia (ma è anche una caratteristica della Christie).
Qualcosa (che non vi dico) non mi ha fatto capitombolare spaesato come al solito di fronte al colpevole ma sono caduto in piedi.

Un bel giallo che va ad arricchire la mia collezione!

Voto: 8


Vuoi commentare questo libro?
Ti aspetto su Instagram: clicca qui!