
Katie non è solo una ladra, assassina e veggente è anche irrazionalmente cattiva.
In una sfida a due con Philomena Drax si rincorreranno in una macabra danza nell’America di fine 1800 per cercare una propria e relativa vendetta.
Katie Michael McDowell recensione
Katie di Michael McDowell è stato descritto dallo stesso autore come il suo lavoro più crudele.
Questa vena si nota sin dalle prime pagine perché Katie è un libro ricco di colpi di scena e di fiumi di sangue.
La crudeltà su cui è costruita la narrazione però non marca il libro come horror ma diventa quasi la normalità mentre lo si legge. Anzi, sembra quasi di volerne sempre di più.
Avevo già riscontrato questa assurda sensazione durante la lettura di Blackwater ed ammetto che è una cosa strana da provare.
È lontana, a mio parere, la possibilità di rimanere impressionati dalle azioni di Katie* ma si rimarrà, ancora una volta, incantanti dall’ottima penna di McDowell.
Qualcuno lo definisce godurioso e io condivido apppieno questa opinione!
A differenza di Blackwater e Gli aghi d’oro, sul finale di Katie ci ho intravisto una morale (che ovviamente non vi rivelerò) che mi ha estorto un ghigno (maligno).
Voto: 8,5
*però potrei sbagliarmi. Il primo capitolo è la rappresentazione esatta del libro: se siete indecisi provate a leggerlo e capirete se è il libro che fa per voi!
Ho ricevuto una copia di questo libro da parte di Neri Pozza che ringrazio.
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